Carrozzeria dalle forme slanciate, ispirata a quella delle sportive degli anni 60, si cela una moderna (basta dare un’occhiata al cruscotto digitale di 16”) e raffinata granturismo destinata a chi vuole una sportiva di Maranello un po’ fuori dagli schemi e meno estrema rispetto alle berlinette con motore posteriore centrale. La FERRARI ROMA cela il suo potente V8 (ben 620 cavalli) sotto il lungo cofano, mentre la trazione è, ovviamente, posteriore. L’abitacolo 2+2 fa viaggiare comodi guidatore e passeggero anteriore una volta calatisi nelle eleganti poltrone; i due posti dietro, invece, sono destinati a persone di bassa statura o, ancora meglio, a un paio di borsoni. Non piccolo il baule, almeno parlando di una sportiva. Il 3.9 V8 sa anche essere mansueto ed è ben supportato da un confortevole (ma all’occorrenza fulmineo) cambio a doppia frizione a otto rapporti: a trasformare questa belva in una docile compagna di viaggio ci pensano le diverse posizioni del “Manettino” sul volante. Potenti i freni Carboceramici, di serie come per tutte le Ferrari.
E’ incredibile come si possa viaggiare comodi in una granturismo di queste prestazioni, infatti i 620 cavalli sono scaricati sulle ruote posteriori, ma restano relativamente facili da gestire, anche grazie all’elettronica. Una bella nota di eleganza distingue la Roma dai modelli del Cavallino più estremi.