Al posto di guida della Mercedes S Cabriolet ci si sente veramente comodi e le finiture sono inappuntabili, cosi come gli inserti in materiali pregiati. Se è vero che una cabriolet va guidata “a cielo aperto”, la Mercedes S Cabriolet permette di farlo praticamente tutto l’anno. Il merito va ai sedili riscaldati e ventilati, al sistema AirScarf (un getto d’aria calda che fuoriesce dalle poltrone all’altezza della nuca) e ai particolari frangivento a scomparsa, un solo tasto fa sollevare una rete dietro gli schienali del divano e una seconda, più piccola, sopra la cornice del parabrezza. Perfino il “clima” e l’impianto audio sono studiati per funzionare a capote abbassata, e lo fanno bene: con l’impianto hi-fi Burmester il suono è nitido anche a velocità ben superiori.
Sterzo leggero ma sufficientemente preciso, passaggi di marcia impercettibili, sospensioni che “digeriscono” con efficacia buche e dossi, la spinta corposa ma gentile del V8, che “culla” gli occupanti con le sue ovattate pulsazioni e il suo timbro deciso ma non invadente: il viaggio con la Mercedes S Cabriolet scorre in relax, anche impostando le sospensioni pneumatiche in modalità Sport. A dispetto delle dimensioni, l’auto è piuttosto maneggevole e non ci si sente alla guida di un “panfilo”: forzando un po’ il ritmo, si possono mantenere medie orarie invidiabili, anche su strade tutte curve. Il tutto sotto l’occhio vigile dell’elettronica, che comprende sofisticati sistemi di sicurezza come la frenata automatica e persino il dispositivo che, se ritiene che l’auto sta per essere tamponata, la “prepara” all’impatto.
Il cambio automatico a nove marce è vellutato e, per il tipo di auto, anche veloce. Si viaggia in un salotto, e senza paura di scompigliarsi i capelli.